L’iperrealismo di Gabriele Grones

Le opere dell’artista bellunese in dialogo con i capolavori di Ca’ Pesaro a Venezia

Chi ha detto che l’iperrealismo non è più di moda? Nell’epoca in cui il mercato dell’arte punta tutto sugli NFT e oggi gli artisti si rivolgono più che mai all’ausilio di nuove tecnologie per seguire i trend di un attualità instabile e sfuggente, c’è chi invece guarda nella direzione opposta, radicandosi nella tradizione: Gabriele Grones. E’ una scommessa che solo un vero artista, che padroneggia a pieno le abilità tecniche della pittura, può permettersi di fare e Grones (Arabba, classe 1983, una laurea specialistica in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia) indubbiamente queste abilità le ha tutte.

I suoi dipinti, tutti di piccole e medie dimensioni, prevalentemente soggetti dedicati alla natura con dettagli e composizioni vegetali, ma anche nature morte e ritratti, sono realizzati pennellata dopo pennellata con la cura maniacale di chi ricerca la perfezione. Un inno alla lentezza in contrasto con un mondo che corre troppo veloce. Il risultato è un iperrealismo quasi fotografico che sorprende per la sua precisione nei dettagli più complessi, al punto che spinge l’osservatore più superficiale a credere che si tratti di mere stampe fotografiche anziché dipinti. La fotografia è per Grones sicuramente un punto di partenza, ma è solo un appunto, un “bozzetto” necessario per immortalare la giusta piega di un filo d’erba, la ruga d’espressione che segna un volto, il riflesso della luce ambientale sulla porcellana, che poi sarà il gesto creativo dell’artista a restituire sulla tela, in una composizione nuova e lontana dalla fotografia originale.

Gabriele Grones Conversazioni 5D Casorati, oil on canvas 20x20cm, 2021, photo courtesy of the artist

Un dialogo

Grones è stato premiato nel 2020 nel programma Level 0 della fiera ArtVerona, e la Galleria di Ca’ Pesaro lo ha scelto per realizzare opere site specific che potessero dialogare nientepopodimenoche con i capolavori della sua collezione permanente. Un onore per un artista veneto, e una splendida opportunità per un pittore non ancora quarantenne, che si è concretizzata nella mostra a cura di Elisabetta Barisoni e Giovanna Nicoletti Gabriele Grones. Conversazioni (Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia, 10 dicembre 2021 – 27 febbraio 2022). L’impresa avrebbe intimorito qualsiasi artista, e invece il risultato soddisfa pienamente le aspettative e le “conversazioni” di Grones con le opere di Medardo Rosso, Fernand Khnopff, Joaquín Sorolla, Felice Casorati, Umberto Moggioli, Giorgio Morandi e Giovanni Anselmo, sono innesti quasi naturali che arricchiscono il tradizionale percorso di visita del museo.

Grones tuttavia non nasce con questa mostra: sostenuto da Boccanera Gallery di Trento vive tra Rovigo, Milano e New York e soprattutto negli Stati Uniti ha preso parte a numerose mostre personali e collettive in musei e gallerie. E’ sicuramente un artista da tenere d’occhio.

Gabriele Grones Conversazioni 3 Khnopff, oil on canvas 27x218cm, 2021, photo courtesy of the artist
Gabriele Grones Conversazioni 8 Morandi, oil on canvas 27x218cm, 2021, photo courtesy of the artist
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Regina Gritti
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