La nuova collezione d’arte Safar alle porte di AlUla in Arabia Saudita

Il meraviglioso sito di AlUla, in Arabia Saudita, apre finalmente le porte al resto del mondo e intraprende un visionario piano di sviluppo per la valorizzazione del territorio, partendo dalla nuova collezione d’arte Safar all’Aeroporto Internazionale di AlUla.

Ci troviamo nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, nella vasta area di AlUla: un luogo dallo straordinario patrimonio naturale e umano che si estende per 22.561 km² e comprende meravigliose oasi, imponenti montagne di arenaria e antichi siti del patrimonio culturale risalenti a migliaia di anni fa. Il sito più noto e riconosciuto di AlUla è l’antica città di Hegra, il primo patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita, un museo a cielo aperto che ha finalmente aperto le porte al resto del mondo grazie al lavoro de La Royal Commission for AlUla (RCU) che sta intraprendendo un piano a lungo termine per realizzare una trasformazione sostenibile della regione, riaffermandola come una delle più importanti destinazioni archeologiche e culturali del Paese.

Una tappa importante di questa prospettiva di sviluppo è la nuova collezione d’arte Safar: oltre 64 opere d’arte di 24 artisti sauditi e internazionali all’Aeroporto Internazionale di AlUla, allestita tra il Terminal Executive e il Terminal Commerciale per mettere in risalto e celebrare l’eredità culturale, le meraviglie naturali e la comunità di AlUla.

Safar – che in arabo significa viaggio – identifica in maniera appropriata questa importante e articolata collezione di sculture, fotografie, tessuti, dipinti e oggetti di design che si trova alle porte di AlUla e le permette di rivivere oggi come un’oasi di arte e creatività, forgiata da un passato di trasmissione e scambio culturale.

Opera di Richard Wilding, stampa su carta. Parte della Safar art collection. Courtesy Arts AlUla

La collezione, concepita dalla RCU e realizzata da Capsule Arts, presenta opere di importanti artisti sauditi e internazionali già affermati nel panorama contemporaneo, accanto a talentuosi artisti emergenti. Le loro opere, inoltre, si affiancano a quelle degli artigiani di Madrasat Addeera, il primo centro di Arte e Design di AlUla che offre programmi di formazione per gli artigiani locali. In un’opera intitolata Our Living Tradition (La nostra tradizione vivente), gli artigiani indagano sull’ordine della natura come strumento di design e su come il suo linguaggio sia intrinseco alle arti e alle culture tradizionali.

Le opere della collezione Safar dialogano con il paesaggio naturale e culturale unico della regione: due sculture di Shaikha Al Mazrou fanno riferimento alle incisioni rupestri locali in una resina color arancio mattone, mentre due dittici di Dana Awartani proseguono la narrazione del patrimonio attraverso intricati motivi tradizionali ispirati alle vedute aeree dei famosi siti del patrimonio di AlUla. I tessuti ricamati di Farah Behbehani invece sono un’ode alla sua comunità, attraverso l’artigianato locale, mentre Conversations through time di Ranim Halaky è una straordinaria installazione tipografica in acciaio grezzo creata in collaborazione con la popolazione, che presenta così la sua voce in forma scultorea.

Conversation through time di Ranim Halaky, 2022, installazione metallica in acciaio dolce. Parte della Safar art collection. Courtesy Arts AlUla

Inoltre, le opere di artisti emergenti come Stephanie Neville, Sandrah Boutros e Nidanin Woodwork sono presentate come wunderkammer contemporanee nella biblioteca del Terminal Executive. Tra queste, si trovano opere ispirate al ricco patrimonio tessile e artigianale di AlUla, insieme a fotografie dell’archivio della Royal Commission for AlUla che ritraggono i suggestivi paesaggi circostanti.

Growth di Zahrah Al Ghamdi, 2022, pelle. Parte della Safar art collection. Courtesy Arts AlUla
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