Abbiamo chiesto ad Andrea Isola, esperto di allestimenti e di exhibition design, un parere sulla fiera bolognese
Arte Fiera Bologna, uno degli appuntamenti più importanti per il mercato italiano delle fiere d’arte, è tornata alla sua tradizionale edizione invernale dopo lo slittamento dovuto al Covid, anche se il sole che c’è in questi giorni sembra preannunciare una primavera imminente.
In quel labirinto fatto di allestimenti e opere d’arte, cerco il booth della nota società editrice Allemandi, colonna portante dell’editoria italiana dell’arte e della cultura. Lo stand, collocato ad Arte Fiera nella sezione “Editoria, Libri e Magazine”, è stato progettato dal designer Andrea Isola ed è con lui che ho il primo appuntamento della mattinata.

Mi arriva un messaggio: “Ci trovi al B16bis”. Guardo la mappa della fiera e mi dirigo al booth.
Andrea mi accoglie sotto una scritta a parete che recita: “Capire l’arte contemporanea direi che non è possibile… quindi andiamo a bere un Gin Tonic!”.
Beh, quell’aforisma, di paternità del giornalista e autore Nicolas Ballario, mi sembra l’incipit perfetto per la nostra intervista.

Si parte con la nostra intervista.
Andrea Isola, nasce in Sardegna nel 1990, dopo la Laurea Triennale in Architettura a Cagliari si trasferisce a Torino dove consegue la Laurea Magistrale in “Architettura per il progetto sostenibile”. E’ proprio durante gli studi al Politecnico che si affaccia al mondo dell’arte, grazie alle prime esperienze lavorative. È nella città torinese che inizia la collaborazione con un’azienda di allestimenti che gli permette di conoscere al meglio i materiali, i loro prezzi e i passaggi di produzione. E’ così che sente l’esigenza di creare un connubio tra la sua preparazione professionale e la passione per il mondo dell’exhibition design.
Dal 2018 lavora come freelance per musei, fondazioni, fiere, gallerie e artisti indipendenti in Italia e in Europa.
Un tuo giudizio sull'allestimento di Arte Fiera 2023? Ti convince?
Percorsi larghi, facilmente fruibili anche nei momenti di massima congestione. Quest’anno sembra che sia stato dato un visibile riguardo anche alle aree comuni della fiera: i servizi per il visitatore funzionano, le sedute lungo i corridoi non mancano e l’ingresso alla fiera con il progetto di Mario Cucinella ci fa capire quanto sia importante la collaborazione con menti e professionisti creativi, capaci di trasformare gli spazi in maniera unica.

Highlights di Arte Fiera 2023? Stand migliori, progetti più convincenti o qualche allestimento da segnalare?
Ho trovato svariati allestimenti interessanti, puliti e ricercati. Mi viene in mente lo stand di P420 nella sezione Pittura XXI e quello della Galleria Studio G7 nella sezione fotografia, ma la lista sarebbe più lunga.
Oltre alle gallerie, una menzione speciale va a Mutina che ha presentato un ottimo allestimento.


Un lato negativo di questa edizione? Qualcosa che non ti ha convinto o era tutto bellissimo?
Penso sia impossibile creare l’evento perfetto, però onestamente non ho trovato nessun lato definibile “negativo”. Come per ogni cosa, si cerca sempre di migliorare anno dopo anno.
Lavorando nel settore della progettazione di allestimenti, ho sempre grosse aspettative dalle vip lounge delle fiere, quindi forse mi sarei aspettato qualcosa in più su quel tipo di spazi.
LINK
- SUPER FRESH: LA COLECCIÓN ALDEBARAN - Luglio 21, 2023
- La fotografia sui generis di Stefano Graziani - Luglio 7, 2023
- Biennale Architettura 2023: suggerimenti per un piccolo tour - Maggio 26, 2023