SUPER FRESH: YE COLLECTIVE

Sesso, sex workers e arte convivono in una stanza d’albergo a Madrid. Ho incontrato il collettivo londinese YE che mi ha raccontato la sua prima mostra, Arrugas en mis sábanas

SUPER FRESH supera i confini italiani e per questo nuovo appuntamento raggiunge Madrid nella sua settimana più viva per il mondo dell’arte. Il sole inganna i visitatori che vendendo quel cielo limpido credono che la temperatura sia quasi primaverile, quando in realtà un vento gelido colora le facce di tutti i passanti. “Fino a qualche giorno fa c’erano circa 20°” questa è la frase che si sente ripetere in continuazione dai madrileni e nessuno si spiega come adesso si arrivi a una temperatura di -3°.

Dal 20 al 27 di febbraio Madrid ospita ARCO, la fiera più importante di Spagna, e tanti altri eventi imperdibili per chi di arte non può fare a meno. In vero stile spagnolo, dopo le 18.00 tutto si trasforma in festa, party esclusivi dove volti noti dell’arte si alternano tra una cerveza e una copas. Non c’è niente da fare, in Spagna ci si diverte e si respira un’aria più libera.

Arrugas en mis Sabanas. Obra de Michaela Stark. Comisariado por YE Collective (Carolina Fernández-Castrillo y Vanessa Murrell). HYBRID 7. Fotografia de Oscar Rivilla 2023

Tra i mille eventi di questa settimana in Gallerie, spazi indipendenti, musei e fondazioni, ho trovato interessante una formula di utilizzo di uno spazio privato, che solitamente è al servizio di turisti e viaggiatori: una fiera d’arte dentro un Hotel. Niente di nuovo direte voi, lo so, però questo format qui funziona veramente. Un grande flusso di visitatori in soli tre giorni, trentasei stanze utilizzate tra gallerie e progetti speciali, prezzi per qualsiasi tipologia di visitatore e buon numero di vendite: un progetto che funziona da sette anni e che muove un gran numero di collezionisti. Sto parlando di Hybrid. Art Fair, non pronunciatelo all’inglese, perché va pronunciato “ibrÍd”, alla spagnola. I visitatori entrano e si muovono tra una stanza e l’altra, la fruizione è intima e personale, garantendo un contatto diretto con le opere. Quadri sulle coperte, opere video nella doccia, camere messe a soqquadro, pitture all’interno degli armadi, ma la cosa incredibile è che dentro a quelle stesse stanze gli artisti dormono durante tutti i giorni di fiera. Molti espositori intendono quell’evento come un’occasione per portare progetti interessanti, pensati con una logica curatoriale, altri lo vedono come un’ottima occasione di vendita e di commercio. Muovendosi da una stanza all’altra con una prima occhiata si comprende chi fa parte del primo gruppo e chi del secondo.

Camminando sulla moquette del primo piano vengo attratto da una luce accesa, è rosa fucsia e proviene da una delle camere. Incuriosito, sbircio all’interno e un’installazione composta da due piedi enormi che indossano vertiginosi tacchi a spillo mi danno il benvenuto. Unghie lunghe fluorescenti, calze a rete e banconote stropicciate nella zeppa trasparente della scarpa. L’opera di Ella Lynch, artista drug queen, mi introduce nel progetto allestitivo del collettivo londinese “YE”, composto da due curatrici Carolina Fernández Castrillo e Vanessa Murrell. Nato nel 2022 a Londra, il collettivo promuove l’idea di Media Artivism, un concetto piuttosto recente caratterizzato da una ricerca artistica impregnata di attivismo sociale. YE Collective viene fondato con l’idea di facilitare il dialogo internazionale e la co-creazione interdisciplinare tra artisti contemporanei e gruppi comunitari. A partire dall’arte site-specific, spesso innescano riflessioni sulla quotidianità, prestando particolare attenzione agli abusi della società.

Arrugas en mis Sabanas. Comisariado por YE Collective (Carolina Fernández-Castrillo y Vanessa Murrell). HYBRID 7. Fotografia de Oscar Rivilla 2023

Il nome – mi spiega Vanessa- è stato scelto per vari motivi: prima di tutto “YE” è uno“Yes” incompleto, un “sì” che rimane sospeso; in inglese il pronome “Ye” in inglese antico era una forma per rivolgersi a più persone senza specificazione di genere, e in ultimo perché “y” in spagnolo non è né maschile né femminile. Vanessa Murrell è una curatrice, educatrice e scrittrice che vive a Londra. Si dedica all’inclusione di artisti emergenti e nel 2017 ha fondato la piattaforma d’arte contemporanea DATEAGLE ART. Inoltre, ha co-curato mostre che presentano opere di oltre 70 artisti online e offline.

Carolina Fernández-Castrillo, invece, è docente di Cybercultura e Transmedialità presso l’Università Carlos III di Madrid (TECMERIN). Attualmente è responsabile dell’area Media Artivism presso il Venice Center for Digital and Public Humanities (Università Ca’ Foscari Venezia) e, dal 2009, è ricercatrice associata presso lo ZKM Center for Art and Media Karlsruhe, dove porta avanti i suoi progetti di innovazione digitale sulla comunicazione interattiva e immersiva.


Due personalità e due percorsi radicalmente diversi: Vannessa si descrive come una curatrice che apprende facendo; Carolina, invece, è la teorica del collettivo.

Carolina Fernández-Castrillo y Vanessa Murrell. YE Collective. Fotografia de Oscar Rivilla 2023

Qui in Spagna hanno presentato per la prima volta un loro progetto espositivo e non sono certo passate inosservate. Il titolo della loro mostra è Arrugas en mis sábanas, in italiano lo tradurremmo con “Rughe sulle mie lenzuola” e non è un caso che abbiano utilizzato il termine arrugas, poiché l’intento è quello di riferirsi alle rughe del viso e non al termine “pieghe” che sarebbe stato più idoneo per parlare di un tessuto. 
Il mattino il letto conserva le tracce della notte passata, sta a noi decidere se “farlo” o no, se cancellare quello che è stato o conservarne la memoria. Il progetto presenta il lavoro di dodici artistiə sulla figura delle sex workers, osservando il tema senza alcun pregiudizio. La mostra ha l’obiettivo di fornire uno spazio fisico e psicologico per riflettere sulle possibili letture e dimensioni di chi lavora con il sesso. La visibilità e il riconoscimento di queste lavoratrici è il primo passo per superare l’indeterminatezza giuridica e l’arbitrarietà di un sistema che le lascia esposte a pratiche di abuso ed esclusione sociale.

Tematiche forti e concetti di grande attualità hanno costituito la struttura per una mostra che si è svolta in un ambiente intimo e privato, che è stato però violato in continuazione dal pubblico. Nei tre giorni si sono avvicendate performance, talk e piccole conferenze, sicuramente da citare è l’azione performativa di Linda Porn, che ha colpito nel profondo tutti noi che la osservavamo interagire con gli oggetti di quel piccolo spazio. Anche il bagno non è stato risparmiato ed è stato allestito dai volontari della fiera attaccando alle pareti tutte le varie immagini che le due curatrici avevano raccolto da dei perfetti sconosciuti tramite una call partecipativa sul web. Qualsiasi persona era libera di inviare quello che voleva sul tema del sesso, sicuro che sarebbe stato esposto senza alcuna forma di censura.

YE COLLECTIVE vi teniamo d’occhio, credo che molto presto sentiremo parlare nuovamente di voi.

Arrugas en mis Sabanas. Comisariado por YE Collective (Carolina Fernández-Castrillo y Vanessa Murrell). HYBRID 7.Fotografia de Oscar Rivilla 2023
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Alessio Vigni
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