DADDY SHAKE. Che cosa significa essere genitori oggi? 

DADDY SHAKE, il “laboratorio esperienziale”, ideato dall’artista Pierluigi Slis, che riflette sulle situazioni di separazione familiare, partendo proprio dalla figura dei padri

Cari Papà, Padripari e Padrispari, siamo entusiasti di annunciare “Daddy Shake“, unazione collettiva, artistico-sportiva unica che celebra la vostra resilienza, forza e connessione come padri separati. Stiamo cercando padri dinamici, appassionati e tenaci come voi per unirsi a noi in questa straordinaria esperienza che fonde arte, sport e connessione.”

Inizia così l’invito che Pierluigi Slis ha diramato sui social per radunare i padri per il secondo round di DADDY SHAKE(Frullato di papà”), avvenuto durante l’ultima edizione della BAW – Bolzano Art Week. Questo “laboratorio esperienziale” – perché così ci tiene a definirlo lo stesso Slis – si è svolto all’interno del Parco Ducale, nel capoluogo del Trentino-Alto Adige lo scorso 30 settembre. Pensato come un gioco, che per certi aspetti può ricordare una partita di calcio, DADDY SHAKE è in realtà un vero e proprio esperimento di condivisione, dove il disorientamento sembra essere l’elemento che caratterizza tutto ciò che accade al suo interno.

L’azione collettiva si svolge dentro un campo da gioco simile a quello utilizzato nel calcio. Al centro una palla e ai lati due squadre che si affrontano, ma che cambiano i propri giocatori ogni sette minuti. I partecipanti sono costretti a creare legami provvisori che non facilitano l’integrità dei due team, ma che portano a disequilibri inaspettati e a un forte senso di smarrimento in chi gioca. A gestire le dinamiche dellintero progetto ci sono tre donne. Queste figure femminili ricoprono ruoli ben definiti e hanno il compito di controllare, stabilire le regole, i limiti spaziali e quelli temporali del laboratorio. Questa scelta progettuale decreta una disuguaglianza di base evidente tra coloro che partecipano al grande gioco” e chi ne supervisiona lo svolgimento, creando una disparità che sembra ricalcare la dinamica reale di conflitto e di disagio post-separazione/divorzio. Anche nel “gioco” la donna viene sovraccaricata di responsabilità e di capacità per un ruolo sociale che fa affidamento a una concezione della donna, figlia di retaggi del passato, relegandola a una precisa posizione in modo del tutto arbitrario. Il lavoro di Slis ci spinge a interrogarsi sulla posizione sociale della figura maschile e di quella femminile: una riflessione estremamente necessaria che ha bisogno di essere alimentata giorno dopo giorno.

DADDY SHAKE, azione collettiva ideata dall’artista Pierluigi Slis, BAW - Bolzano Art Week

Ai lettori più esperti, DADDY SHAKE potrebbe ricordare una performance realizzata più di dieci anni fa, quella ideata da Gianni Piacentini dal titolo Partita Bianca: un match calcistico “vero”, dove tutti i giocatori avevano la stessa maglia bianca. La performance aveva l’obiettivo di riflettere sui concetti d’identità e uguaglianza, contestualizzando il tutto alle tristi situazioni di intolleranza e violenza che spesso accadono negli stadi.

Qui il tema è totalmente diverso e si parla di una quotidianità molto più vicina a tutti noi. DADDY SHAKE nasce, infatti, da un disorientamento del tutto personale di Slis, sia come uomo, ma anche come artista e come padre. Questo “laboratorio aperto” offre una rappresentazione concreta delle tensioni e delle sfide che possono emergere nelle situazioni di allontanamento coniugale e le analizza nelle loro complessità. Quando un genitore in seguito a una scissione cerca di ripristinare il proprio equilibrio interiore, spesso si trova immerso nel caos.

“Gli obiettivi personali, genitoriali o collettivi, i ruoli, i valori, si confondono, i percorsi e i tempi si mescolano, sepolti da una fitta trama di doveri, funzioni e situazioni sempre più confuse. Regole intricate spesso incomprensibili ed antibiotiche”, funzionali al sistema ma non allumanità rendono il “gioco” complesso e talvolta disumano. Vivere con la piena consapevolezza il proprio ruolo di genitore, di cittadino o semplicemente di individuo è diventata un’impresa ardua.” Questo è quello che ci racconta Pierluigi Slis.

Comprendiamo quindi, come nel “gioco” DADDY SHAKE, così come nella vita, la quotidianità di ogni individuo può diventare un percorso faticoso e straziante, dov’è facile perdere i propri obiettivi e tutti i parametri di riferimento ai quali fino a quel momento ci eravamo affidati.

DADDY SHAKE, azione collettiva ideata dall’artista Pierluigi Slis, BAW - Bolzano Art Week

Oggi, affrontare questo argomento senza correre il rischio di essere fraintesi o di essere etichettati come sessisti non è affatto semplice. Tuttavia, è fondamentale comprendere che la questione della genitorialità rappresenta una delle principali sfide della nostra società.

Qualcuno potrebbe pensare che lintero progetto non sia nato da un processo imparziale e molto probabilmente è così, considerando anche il fatto che si tratta di un esperimento concepito da un artista che ha vissuto in prima persona quelle stesse situazioni. Tuttavia, è innegabile che un progetto di tale portata riesca efficacemente a porre i riflettori su una tematica troppo spesso ignorata.

Uno degli aspetti più interessanti di questo lavoro di Pierluigi Slis è sicuramente il fatto che questo “esperimento” non implica nessuna forma di chiusura nei confronti della condizione delle madri separate, ma apre a qualsiasi nuova riflessione.

DADDY SHAKE è una narrazione autentica di una situazione di disagio che coinvolge un gran numero di individui della nostra società. La volontà è proprio quella di concentrarsi deliberatamente sulle condizioni delle due figure genitoriali coinvolte in un qualsiasi caso di separazione.

Durante ogni partita l’artista Pierluigi Slis raccoglie le storie e le testimonianze dei partecipanti con la volontà di creare un documentario finale che sarà anche l’archivio vivente e umano di quegli individui che vivono queste situazioni.

Arrivato alla sua seconda tappa, questo progetto, che è stato concepito come un “laboratorio” itinerante, continuerà a spostarsi, coinvolgendo nuove città e quindi sempre più madri e padri separati. DADDY SHAKE è sicuramente una pratica artistica da continuare a seguire attentamente anche nelle sue fasi successive.

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Alessio Vigni
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